Impianti termici: poco senso di sicurezza e manutenzione inadeguata

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18/01/2016

Luca Falco (Confartigianato Bruciatoristi-Manutentori): «I controlli non sono tasse: occorre sensibilizzare le persone sul senso di sicurezza e di autotutela»

 

«Esiste un grave e diffuso problema di mancanza di un’adeguata manutenzione del proprio impianto termico. Un problema che deriva non solo da condizioni economiche difficili delle famiglie, che spesso tendono a risparmiare evitando i controlli o affidandosi a chi li fa a prezzi troppo bassi per garantire un servizio adeguato, ma anche da un bisogno di sicurezza ancora poco sentito tra le persone». Così Luca Falco, presidente nazionale e regionale di Confartigianato Bruciatoristi-Manutentori, prendendo spunto dal triste fatto di Arnasco, sul quale aggiunge: «Alle famiglie delle vittime va il nostro cordoglio e la nostra vicinanza. Auspichiamo che le indagini sappiano dare quanto prima una motivazione dell'accaduto».

 

«Pur consapevoli che molte famiglie versano in serie difficoltà economiche – spiega Falco – occorre sensibilizzarle sul problema della sicurezza, precisando che la manutenzione non è una tassa, ma un investimento necessario a tutela di se stessi e della propria famiglia. E non solo: basta il comportamento sbagliato di un solo condomino per mettere a rischio l’incolumità di un’intera palazzina». Il comportamento virtuoso non sta solo nell’effettuare i controlli degli impianti nei tempi adeguati: «Ma anche nel rivolgersi alle persone giuste – precisa Falco – Una manutenzione adeguata richiede tempo e lavoro: per questo è opportuno diffidare da chi la effettua a prezzi stracciati o, ancor peggio, abusivamente e senza ricevuta fiscale, che per l’utente rappresenta una garanzia fondamentale del lavoro svolto. Purtroppo queste situazioni si verificano spesso, anche nel caso dei controlli sulle stufe a pellet, che in rari casi vengono svolti a pieno regime». In Liguria circa il 10,9% delle famiglie fa uso di legna o pellets a scopi energetici. «Il consiglio – aggiunge Falco – è quindi quello di rivolgersi sempre ad aziende qualificate, che lavorano con serietà e nel pieno rispetto delle regole».

 

In Liguria si contano 2.098 micro e piccole imprese artigiane attive nell’installazione di impianti idraulici, di riscaldamento e condizionamento. La maggior parte si trova in provincia di Genova (1.066), seguita da Savona (460). A Imperia e alla Spezia se ne contano rispettivamente 356 e 256.

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