Tutte le imprese che producono rifiuti, pericolosi o comunque non assimilabili agli urbani, sono tenute al rispetto di diversi obblighi, per i quali, in caso di mancata ottemperanza, sono previste sanzioni anche di elevata entità.
Il produttore del rifiuto è il primo responsabile della loro corretta gestione.
Riportiamo di seguito alcuni esempi in cui talvolta si incorre nelle violazioni della normativa.
Registro di carico e scarico
- assenza del registro, anche se soggetti obbligati;
- compilazione non corretta (presenza di evidenti manomissioni, codici rifiuti errati, ecc.).
Deposito non corretto
- superamento del limite di dodici mesi, senza autorizzazione;
- superamento del limite di 30 metri cubi di rifiuti in giacenza, di cui al massimo 10 metri cubi di rifiuti pericolosi, senza autorizzazione;
- non divisione/identificazione dei rifiuti in base al codice CER ed alle relative classi di pericolosità.
Trasporto di rifiuti
- conferimento dei rifiuti ad un trasportatore non in possesso delle necessarie autorizzazioni per il loro trasporto;
- mancata verifica del sito di destinazione finale dei rifiuti;
- trasporto di propri rifiuti senza autorizzazione.
Formulario di trasporto
- compilazione errata (codice CER non corretto, mancanza di dati ed informazioni obbligatorie, ecc.);
- smarrimento della quarta copia (di ritorno), o suo non ricevimento entro i tre mesi dalla data di emissione.
Per informazioni ed ulteriori approfondimenti
Ufficio Ambiente Confartigianato Savona
ALBENGA 0182/51271
SAVONA 019/838551