Decreto direttoriale per la fase transitoria di entrata in vigore del Registro Elettronico Nazionale Tracciabilità Rifiuti (R.E.N.T.Ri)

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27/09/2023

 

E’ stato pubblicato il Decreto direttoriale che dettaglia con maggiore chiarezza quanto riportato nel DECRETO 4 aprile 2023, n. 59: «Disciplina del sistema di tracciabilità dei rifiuti e del registro elettronico nazionale per la tracciabilità dei rifiuti ai sensi dell'articolo 188-bis del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152»

Secondo il D.M. n. 59 del 2023 le scadenze di iscrizione al R.E.N.T.Ri per i soggetti obbligati saranno le seguenti:

✓ dal 15 dicembre 2024 al 13 febbraio 2025 per gli enti e le imprese con più di cinquanta dipendenti che producono rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi, comprese le aziende di trasporto, trattamento e stoccaggio rifiuti;

✓ dal 15 giugno 2025 al 14 agosto 2025 per gli enti e le imprese con più di dieci dipendenti che producono rifiuti speciali pericolosi e non pericolosi;

✓ dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026 per i restanti produttori di rifiuti speciali pericolosi. Per l’entrata in vigore dei nuovi modelli di registro carico e scarico rifiuti e Formulari di Identificazione Rifiuti (FIR) le scadenze saranno le seguenti:

dal 13 febbraio 2025 entrata in vigore dei nuovi modelli di Registro di carico e scarico e di Formulario di identificazione del rifiuto (FIR);

dal 13 febbraio 2025 tenuta del registro di carico e scarico in modalità digitale per gli enti e le imprese con più di 50 dipendenti;

✓ tenuta del registro di carico e scarico in modalità digitale per gli enti e le imprese con più di 10 dipendenti: dalla data di iscrizione al RENTRI (dal 15 giugno 2025 al 14 agosto 2025);

✓ tenuta del registro di carico e scarico in modalità digitale per gli enti e le imprese con meno di 10 dipendenti e per gli altri soggetti obbligati: dalla data di iscrizione al RENTRI (dal 15 dicembre 2025 al 13 febbraio 2026);

✓ emissione del Formulario di identificazione del rifiuto (FIR) in formato digitale: dal 13 febbraio 2026.

 

Si allega D.M. n. 59 del 2023 e Decreto direttoriale pubblicato sul sito del Ministero dell’ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE)

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