SPECIALE SERVIZI ALLA PERSONA: DPCM 24 /10/2020

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30/10/2020

Apprendiamo dal nostro sistema confederale che sta circolando sui social il testo di un presunto “nuovo DPCM”,  che prevedrebbe la chiusura alle ore 18 di saloni di acconciatura e centri estetici.

Precisiamo che, al momento, nulla del genere è stato veicolato attraverso i canali ufficiali della Presidenza del Consiglio nè di altre Istituzioni e si può, pertanto, rassicurare gli imprenditori circa la non veridicità di tale notizia.

Sarà anche nostra cura darvi sollecitamente le corrette comunicazioni qualora vi fossero provvedimenti diversi da quelli attualmente in vigore.

 

Approfittiamo per ricordare che lo stesso DPCM non prevede esplicitamente l’obbligo di esporre all’ingresso del locale un cartello che riporti il numero massimo di persone ammesse all’interno in quanto la disposizione di cui trattasi deve essere letta nel combinato disposto con l’allegato Allegato 9 del medesimo DPCM che riporta le misure di contenimento specifiche per le attività di acconciatori ed estetisti con una scheda tecnica specifica per i “Servizi alla persona (acconciatori, estetisti e tatuatori)”.

 

Tra le misure indicate nella scheda tecnica sono previste numerose precauzioni tra cui quelle per evitare gli assembramenti all’interno dei locali:

• l’accesso dei clienti deve avvenire solo tramite prenotazione;

• la permanenza dei clienti all’interno dei locali è consentita limitatamente al tempo indispensabile all’erogazione del servizio o trattamento;

• è consentita la presenza contemporanea di un numero limitato di clienti in base alla capienza del locale;

• gli spazi devono essere riorganizzati, per quanto possibile in ragione delle condizioni logistiche e strutturali, per assicurare il mantenimento di almeno 1 metro di separazione sia tra le singole postazioni di lavoro, sia tra i clienti.

 

Tali disposizioni evidenziano come per acconciatori ed estetisti non si applichi la regola generale relativa all’esposizione del cartello sopra citato a differenza di quanto avviene negli altri esercizi commerciali (come ad esempio, le attività di ristorazione, i negozi di qualunque genere merceologico, etc.).

 

Nulla vieta alle imprese del settore – qualora lo ritengano opportuno - di esporre il cartello con le indicazioni del numero massimo di persone ammesse, al fine di evitare eventuali contestazioni (vedi file allegato).

 

Una tessera per infinite opportunità

#beconfartigianato

 

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